Chiese a Mentana

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Chiese a Mentana


Chiesa di Santa Margherita

Fuori dalle antiche mura del castello sorge la chiesa di Santa Margherita considerata la più antica di Castelchiodato, infatti, una incisione sopra la campana reca la data del 1148. Fu chiesa parrocchiale fino a quando venne sostituita dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli costruita successivamente.
La facciata, molto semplice come la struttura, è composta da un tetto classico ed un muro che funge da campanile. All'interno sopra l'altare, posto di fronte all'entrata, vi era un affresco con le immagini di Santa Margherita con in mano la palma del martirio e la croce, un drago che la Santa teneva legato e alcuni santi. Gli affreschi purtroppo sono stati coperti durante la ristrutturazione della chiesa avvenuta nel 1854.
La chiesa come molte altre di quell'epoca veniva utilizzata anche per seppellirvi i defunti, tanto che nel pavimento sono presenti tre sepolture comuni, per le donne,gli uomini e i bambini.
A causa di queste sepolture nel 1534 si cessò di celebrarvi la messa , furono costruite delle tombe e si aprirono due piccole finestre sulla facciata per permettere ai fedeli di inginocchiarsi e pregare i loro defunti. Quando non ci fu più spazio all'interno della chiesa, si costruì il cimitero in prossimità di questa, che rimase in uso fino al 1887.

Chiesa di Santa Maria degli Angeli - Via Nomentana 109 – Casali

La chiesa di Santa Maria degli Angeli fu costruita sfruttando parte delle mura del castello intorno al 1615.
Sostituì da subito, nel titolo di chiesa parrocchiale, quella più antica di Santa Margherita.
Nel secolo successivo (1700) subì una ristrutturazione che aggiunse la cappella del Rosario che funse anche da tomba per i parroci.
La seconda ristrutturazione del 1859 comportò varie modifiche, tra cui il rialzamento di tutta la struttura ed il rifacimento della facciata oltre che l'apertura di una porta laterale. Sempre in quell'occasione venne ampliata la chiesa verso l'abside e fu posto un organo sopra l'ingresso principale. La chiesa appena ristrutturata fu così pronta per ospitarvi il santuario del Santissimo Salvatore, la pala lignea che ora è visibile in una nicchia di fronte all'ingresso laterale, raffigurante il Cristo tra due donne.
La leggenda narra che la pala sia stata realizzata da San Luca ma più verosimilmente sembra sia opera di un anonimo del XIII secolo.
Entrando si nota l'altare maggiore dedicato alla Madonna degli Angeli, con al di sopra un dipinto raffigurante la Vergine col bambino e alcuni Santi. Sulla parete è conservato un antico affresco che raffigura Maria circondata da angeli.
Sul lato sinistro dell'ingresso principale è posto il fonte battesimale, al di sopra del quale è conservata una raffigurazione del battesimo di Gesù.
Sullo stesso lato si trova il pulpito ligneo e un quadro che raffigura Santa Margherita;
sullo sfondo è raffigurato in un dipinto del 1854 uno scorcio del paese, preso in prossimità dell'attuale piazza A. Matteotti.

Santuario del Santissimo Salvatore

E' situato in campagna, poco al di fuori del paese, sulla strada che porta a Monterotondo costeggiando la Macchia di Gattaceca. Le prime informazioni sulla sua esistenza risalgono al 1594, ma la sua origine rimane leggendaria, infatti, si narra che, il 1° giugno di un anno imprecisato, alcuni contadini del confinante paese di monterotondo, mentre stavano lavorando, rinvennero la pala lignea con l'immagine di Cristo. Decisi a portarla al loro paese, la caricarono su un carro tirato da buoi, ma questi dopo pochi passi non si vollero più muovere. In modo repentino il cielo si fece minaccioso e si scatenò una violenta tempesta allorchè i contadini rinunciarono all'impresa e i buoi ormai senza guida umana tornarono sui loro passi, riportando la pala nello stesso punto in cui era stata rinvenuta. Di colpo la tempesta si calmò e dal cielo cadde la neve a delimitare il perimetro esatto del santuario che in seguito venne costruito in quel luogo